Posted On 30 luglio 2008 By In News And 3106 Views

Visita al carcere di Bamenda

La visita al carcere di Bamenda, su suggerimento e richiesta di Padre Gioacchino, proveremo a costruire un campo da basket (come sempre la piastra di cemento potrà essere utilizzata in molti modi, pallavolo, calcio….). Bamenda si trova a circa 120 chilometri da Shisong , ma siamo veramente contenti di poter aiutare chi si trova in condizioni molto difficili. Queste carceri passano per essere buone carceri ma il nostro impatto è veramente duro. Non penso tanto al luogo fisico: visto il tipo di case dove generalmente si vive in Camerun (il carcere non potrà essere migliore), ma il tipo di tenore di vita. Non ci sono vestiti se non vengono assistiti da qualcuno, il cibo è una misera razione di riso (o polenta) al giorno, non è prevista alcuna attività (qualcuno cuce delle borse), in carcere si va dai 10 anni in su, e si è tutti mescolati. Bambini, anziani. Siamo continuamente fermati, la richiesta è, Give me something, my stomac is empty…visitiamo le cucine, la vista è indescrivibile, visitiamo l’infermeria, chi si può curare li dentro. Fatico a dire, con razionalità. Ad un certo punto, non solo io, ma un po’ tutti noi avremo voluto uscire, soffocati dall’angoscia che si respirava. Cosa è meglio pero? Se è vero che 6 mesi fa nella regione di Kumbo è stato ucciso dalla folla un giovane di 16 anni perchè aveva rubato una capra, e così altre nove persone che avevano rubato (ho già scritto che rubare è peggio che uccidere, chi ruba toglie la possibilità di sopravvivere a tanti).

 

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