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Posted On 8 febbraio 2014 By In Pallavolo, Testimonial And 6167 Views

Samuele Papi testimonial di Orizzonti Sportivi

Samuele PapiE’  con grande gioia che diamo notizia di aver inserito tra i nostri testimonial il grande campione di pallavolo Samuele Papi.
Barbara Giuliani, la nostra segretaria, lo ha incontrato per un’intervista e per consolidare un rapporto di collaborazione tra la nostra Associazione ed il pluripremiato atleta.

 

Ci sembra doveroso riassumere ad oggi tutta la sua gloriosa carriera:

“Esordio in serie A1 a 17 anni nella stagione 1990-91 con la Pallavolo Falconara
Esordio nella nazionale italiana al All Star Game nel dicembre del 1993 e l’anno successivo vince la medaglia d’oro alla World League, al campionato mondiale e alla World Top Four
Poi vince 3 Supercoppe europee,3 Coppe Challenge, 1 Coppa CEV, 2 Coppa delle Coppe, 3 Coppe dei Campioni,8 Supercoppe italiane, 5 Coppe Italia e 6 Campionati Italiani.
Ha ricevuto come premi individuali, nel 1994 Miglior attaccante nella World Top Four, nel 1994 Miglior difesa, nel 2003 miglior ricevitore nel Campionato europeo e nel 2004 ancora Miglior attaccante alla World League.
” Nominato Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana nel luglio del 2000 e Ufficiale Ordine al merito della Repubblica Italiana nel settembre 2004”.

 

L’Intervista:

•    Samuele, come hai conosciuto Orizzonti Sportivi? Che idea ti sei fatto di Orizzonti Sportivi?
Salve, sono entrato in contatto con Orizzonti Sportivi tramite Gianluca Badiali, fratello del grande Gianfranco che ho avuto la fortuna di conoscere.
Mi sono così incuriosito da andare subito a vedere il vostro sito e posso dire che lo trovo un ottimo progetto; anzi mi sento di ringraziarvi, perché grazie al vostro impegno ed alla vostra dedizione, date un aiuto concreto a tanti bambini che, per evidenti motivi oggettivi, non hanno le stesse possibilità dei nostri ragazzi.
Tra un po’, quando smetterò con l’attività agonistica, mi piacerebbe partecipare ad una missione umanitaria come la vostra… chissà!

•    Quando hai iniziato a fare sport? Che ricordi hai di quel periodo? Cosa ti ha insegnato lo sport da giovane e che cosa ancora oggi porti con te di quegli insegnamenti?
Ho iniziato con il calcio all’età di otto anni, come tanti miei coetanei. Da lì a poco però ho smesso perché non giocavo titolare e non mi stavo divertendo. Mi sono così avvicinato al volley…
Mi accompagnano molti ricordi bellissimi, ho conosciuto tantissimi ragazzi con cui ho condiviso momenti divertenti e con molti di loro costruito un’amicizia che, in molti casi, coltivo tutt’ora.

 •    In che modo pensi che lo sport possa essere formativo per i bambini? Quali valori pensi possa trasmettere loro?
Sono certo che lo sport è un maestro di vita, in cui le regole, il sacrificio ed il rispetto sono principi fondamentali in ogni momento; modello che ho portato sempre con me.

 •    Tu che hai vinto tanto, quanto è importante imparare a perdere e che cosa significa per un bambino imparare a perdere?
E’ fondamentale saper accettare che c’è qualcuno più bravo. Ed è proprio questo che ti spinge ogni giorno a tentare di migliorare per arrivare là dove sono i più forti, impegnandosi con sacrificio per crescere.

•    A tal proposito, com’è il rapporto con le tue  figlie? Ti piacerebbe che praticassero un’attività sportiva?
Le mie due figlie Gaia e Lucrezia, di sei e quattro anni, praticano rispettivamente danza e nuoto. Lo sport, come dicevo prima, è importante per le emozioni e le regole che può e deve insegnare. Non sarò mai un padre assillato dall’avere figlie campionesse. Assolutamente. Vorrei che lo sport rappresenti loro il mezzo per imparare valori, principi e avere la possibilità di costruire delle bellissime amicizie. Tutto in funzione della formazione per la loro vita futura.

•    Quale o quali sono stati i momenti più belli della tua carriera sportiva?
Non penso a momenti specifici, sono diventati indimenticabili perché li ho potuti vivere e sudare con le persone con cui ho condiviso tutto il giorno e per tantissimi giorni. Ho un bellissimo ricordo anche dall’altra parte, delle sconfitte, perché ho voluto dargli sempre un significato di riscatto: quando si perde, c’è sempre lo stimolo, la volontà e la capacità di rialzarsi.

•    Hai da poco compiuto i 40 anni ed ancora giochi ad alti livelli, come ti relazioni con i giocatori?
Io sono caratterialmente tranquillo ed oggi vivo lo sport con la maturità di un ragazzo che gioca da 27 anni! Sono sempre disponibile ad ascoltare e dare una mano a chi me la chiede.
Di solito aspetto loro, con calma e tranquillità, dimostrando disponibilità in ogni momento.

•    Per concludere, un messaggio ai ragazzi che in Camerun si stanno approcciando alla pallavolo.
Innanzitutto un grosso saluto a tutti i ragazzi del Camerun. Grazie a Voi e ad altre associazioni. Un grazie particolare per l’aiuto a Renzo Crescini, Gianluca Badiali e a tutto il team Orizzonti sportivi. Pensate a divertirvi e a stare insieme, spensierati. …E chissà che un giorno non possa scambiare un bel sorriso con tutti voi di persona…!!!

Grazie Samuele da tutti i soci di Orizzonti Sportivi!!

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