Riportiamo l’intervista che Stefano Pillastrini ha rilasciato alla redazione di Orizzonti Sportivi accettando di sostenere come Testimonial la nostra Associazione. A lui va il nostro ringraziamento per la disponibilità e la cortesia che ha dimostrato.
Stefano, come hai conosciuto Orizzonti Sportivi? Che idea ti sei fatto di Orizzonti Sportivi?
Sono venuto in contatto con Orizzonti Sportivi grazie a Max Milli che ci si dedica con tanto entusiasmo ed attenzione.
Lo sport, ed il basket in particolare, in paesi come il Camerun penso possa rappresentare un modo per esprimersi ed un metodo per educare ragazzi che magari la vita riserva loro meno opportunità rispetto ai nostri ragazzi, che spesso danno per scontato certe cose. Sono certo che Orizzonti Sportivi è un interessante progetto, che, grazie alle sue numerose iniziative, raggiungerà degli ottimi traguardi.
Quando hai iniziato a fare sport? Che ricordi hai di quel periodo? Cosa ti ha insegnato lo sport da giovane e che cosa ancora oggi porti con te di quegli insegnamenti?
Da piccolissimo giocavo a calcio come gran parte dei miei coetanei, mi divertivo però anche a basket con gli amici nei campetti rionali. E’ proprio in uno di questi momenti, aiutato da un fisico adatto, che un allenatore di basket mi vide giocare e mi propose di fare basket a livello agonistico. Stavo frequentando la terza media. E da quel momento, la pallacanestro è diventata la mia passione. Da giocatore ad allenatore il passo è stato breve. La passione si è trasformata nel mio lavoro. Ho scelto di diplomarmi in ISEF perché inizialmente il mio progetto lavorativo era quello d’insegnare a scuola e di fare l’allenatore di basket nel tempo libero. Mi sono ritrovato invece a fare l’allenatore full-time, un vero e proprio lavoro.
In che modo pensi che lo sport possa essere formativo per i bambini? Quali valori pensi possa trasmettere loro?
Sono tantissime le cose che lo sport può insegnare. Accade spesso che gli educatori non si rendono bene conto del potenziale che lo sport trasmette a livello di valori. I ragazzi infatti ci guardano con occhi speciali, qualche volta, nella loro griglia di valori, siamo più importanti degli insegnanti e degli stessi genitori. Abbiamo in mano una grossa responsabilità. Siamo proprio noi a trasmettere loro la voglia di applicarsi, è nostro compito far capire che il lavoro porta alla crescita. Senza sacrificio non si va da nessuna parte. Il sudore porta soddisfazione. Sul piano relazionale, lo sport di gruppo spinge a collaborare con gli altri, allo stare insieme agli altri. Contribuire con il proprio apporto e capire che se si lavora insieme si va più avanti, si ottengono più risultati e di conseguenza s’impara anche a saper perdere.
Tu che hai vinto tanto, quanto è importante imparare a perdere e che cosa significa per un bambino imparare a perdere?
La sconfitta è importantissima per l’apprendimento. I ragazzi devono capire perché “loro sono più bravi di noi”, perché solo rispettando questi steps si può migliorare, arrivare quindi al loro livello ed eventualmente andare avanti, superare quel livello. E’ altresì fondamentale accettare i limiti strutturali, più grandi, se ci sono. Queste sono tutte situazioni che nella vita avranno un valore. Si ritroveranno. Ecco allora che la sconfitta rappresenta un grande valore educativo.
Com’è il rapporto con i tuoi figli? Ti piacerebbe che praticassero un’attività sportiva?
A casa nostra il basket la fa da leone! Mia moglie ed io abbiamo tre figli, il più grande ha 17 anni e vive di basket, gli piace tantissimo. Il sogno sportivo è molto presente in lui. La figlia tredicenne, per reazione, non ne vuol sapere del basket e più in generale dello sport. Lei coltiva altre passioni ma non vuol sentire, spero per il momento, la parola sport. La mascotte della famiglia, è il piccolo che ha 5 anni e nutre una passione morbosa nei confronti del fratello maggiore.
Per concludere, un messaggio ai ragazzi che in Camerun si stanno approcciando al basket.
Vi posso solo dire, ragazzi, che la pallacanestro è bella ed è una grande opportunità per crescere. Quindi “dateci dentro” con tutti voi stessi, con il vostro impegno, entusiasmo e con la vostra carica. Qualsiasi cosa andrete a fare nella vita l’esperienza del basket e più in generale di uno sport, saranno utili per affrontare qualsiasi momento.