Scuola e sport ricoprono un ruolo fondamentale nel processo educativo del bambino sia nei Paesi più sviluppati che, e soprattutto, nei Paesi meno fortunati. Attraverso lo sport, il divertimento e la scuola i bambini imparano cosa significa amicizia, solidarietà, autostima, rispetto delle regole e degli altri. Scuola e sport li aiutano a progettare un futuro migliore. E’ proprio sulla base di questi presupposti che Orizzonti Sportivi ha indetto, in collaborazione con le Scuole di Shisong e villaggi limitrofi, in Camerun, un concorso di disegni e temi, con oggetto lo sport, tra i bambini e ragazzi delle Scuole primarie e secondarie. A ciascun vincitore è stata assegnata una borsa di studio, che coprirà l’intero costo delle tasse dell’anno scolastico 2011-2012.
E’ stato veramente difficile scegliere tra le centinaia di disegni e temi che ci sono arrivati e veramente emozionante vedere con quanta serietà ed impegno i bambini e ragazzi abbiano affrontato il compito affidato loro.
In tutti i loro scritti, è emerso come abbiano fatto propria la vera essenza dello sport, ossia l’unione, la collaborazione, il rispetto delle regole, la lealtà e come alimenti in loro la speranza di una vita diversa.
Avremmo voluto premiare tutti, ma come in qualsiasi concorso che si rispetti, ci devono essere dei vincitori. Ne abbiamo selezionati 6, uno per ogni anno scolastico, nelle Scuole Primarie e 3 nelle Scuole Secondarie .
Un grazie di cuore a tutti i bambini, da 6 a 9 anni, che hanno partecipato con i loro bellissimi disegni. E’ stato difficile scegliere tra tanti piccoli artisti e quindi abbiamo voluto che fosse “la sorte” a decidere chi premiare. Ci siamo affidati così ad un imparziale sorteggio.
Anche tra i più grandi la scelta è stata molto difficile, tutti molto belli anche i temi. In questo caso però la commissione giudicatrice non ha voluto affidarsi alla sorte, ma ha preferito premiare alcuni degli spunti più interessanti.
I 9 vincitori, a cui vanno tutte le nostre più sentite congratulazioni sono:
SCUOLE PRIMARIE
CECILIA JAUNJUJ C.S. MBULUF CLASS ONE (disegno)
MARY ODILIA DRESNYAY C.S. MBAH CLASS TWO (disegno)
EIVIRI KEMUYY C.S. SHISONG CLASS THREE (disegno)
BIRKAMO FRANCIS C.S. MELIM CLASS FOUR (disegno)
DINNYUY NOELA LEINYUY C.S.JAKIRI CLASS FIVE (tema “ My best experience in sports”)
LEINYUY VANESSA S.T.S. KUMBO KUMBO PARISH CLASS SIX (tema “What I admire a particular player”)
SCUOLE SECONDARIE
VIBAN ELVIS TARDZENYUY SAINT ANTHONY OF PADUA CLASS THREE (tema “Is it better to play or watch sports?”)
ANISETTE LENDZEMO SAINT FRANCIS COMPREHENSIVE COLLEGE SHISONG CLASS FIVE (tema “ Does sport unite or divide?”)
LAISINLA CLOTHILD G.B.S.S. KIMBO (tema)
E’ interessante evidenziare alcuni dei concetti che ci hanno portato a selezionare e premiare questi 5 temi:
Noela ci ha raccontato una sua esperienza personale e ci ha fatto capire come la solidarietà possa aiutarci a superare le nostre insicurezze. Il supporto dei suoi compagni di scuola le ha permesso di superare la difficoltà di fare una “verticale” e di capire che poteva farcela, che bastava avere un po’ di coraggio, perché lei ama lo sport “ …when it was my turn I could not take up my legs while my head was on the ground. Suddenly the teacher supported me and the exercise went on well. After that he asked me to do it myself. To my greatest surprise I heard children clapping. For me since then I had the courage to do it and even came out as the best pupil in head stand. This made me to love sport and other sporting activities.”
Vanessa, come tanti altri suoi compagni, ci ha parlato di Samuel Eto’o. E come non capirli, è il loro idolo, il loro mito. Quello che, però, nel suo tema, ci ha particolarmente colpito, è che Vanessa, più che mettere in evidenza le prodezze sportive del suo beniamino, abbia saputo cogliere la lealtà del giocatore, il suo rispetto verso compagni ed avversari “… He had never had a yellow card not to talk of a red card. I like Eto’o fils because he does his own things kindly, normally and gently. He is very handsome. He never pushes when playing…”
Viban Elvis ci ha dimostrato, con il suo scritto, come, con perseveranza ma anche con il rispetto dei ruoli, si possano cambiare le cose. I suoi genitori, probabilmente non capendo il valore dello sport, gli impedivano di farlo. Lui soffriva per questo, soffriva anche perché i suoi amici non riuscivano ad accettare il fatto che lui non fosse insieme a loro sul campo. Viban, non si è arreso ma con educazione e serietà ha spiegato, insieme ai suoi amici, ai propri genitori, quanto quest’attività potesse essere importante per lui e la sua crescita. I suoi genitori hanno capito ed hanno acconsentito che lui iniziasse un’attività sportiva. Viban ne è stato così felice da sentirsi in dovere di corrispondere la fiducia accordatagli, impegnandosi a fondo tanto da divenire un punto di riferimento per le sue capacità atletiche. Ne è stato così felice, da ricordare ancora, a distanza di 5 anni, il giorno preciso in cui ha iniziato a fare sport, il 12 settembre 2006. “When I was still in primary school…my parents usually refuse I from making sport…My friends were always angry with me when ever I don’t go for sport…One day…I pleaded my parents and ask them to listen to my friends. My parents accepted and told me to be making sport and my heart was filled with joy and happiness. My first time to begin sport was on the 12 of September 2006, I went to the field for my first time. I was very happy to make sport for my first time in my life, my parents also were happy to see me playing in the field with my friends…From that time…I was know an important person in the community. People were always coming from many areas and asking me to teach them how to make sport, from then I became a great sporter and healthy sporter. I will never forget sports or live sport until I will die.”
Anisette sottolinea come lo sport permetta di crescere sani sia fisicamente che mentalmente e come il gioco sia un’attività essenziale nella vita dei ragazzi. Ci sembra simpatico riportare un coloquial saying che Anisette ci propone “Learning or studing without playing make Jack a dull boy”. Anisette ci dice che fare sport aiuta ad accettare chi sei e ad apprezzare sia i successi che gli insuccessi “…By doing sports it helps you to accept who you are and the way you are and also helps us to appreciate success as well as failure…” Lo sport è amicizia, lo sport è comunicazione, lo sport allenta le tensioni. Lo sport ti da anche la possibilità di conoscere nuove realtà. “…Again when you play sports you will have the chance to move to many places. For istance, last year we played basketball from Shisong to Bamenda and that was my first time go to Bamenda…To conclude I thank the Bees Sporters Club for constructing basketball courts especially in Shisong where I’m being trained and I’m still training right now and I also hope to be a star in future…”
Anche Clothild punta l’attenzione sul valore di unione dello sport, sulla cooperazione che solo il gioco di squadra può offrire. Sport significa amicizia ma significa anche ampliare i propri orizzonti, fare nuove conoscenze, rispettare gli avversari. “…During this time children learn group behaviour, friendship and mutual understanding between the school, thus breaking the wall of enemity…Moreover, sport activities unit nations that is, it creates new links between nations, means or communications between people who live far apart. Thus making sport a uniting factor.”
Un grazie di cuore a tutti quanti hanno, con tanta dedizione, partecipato alla realizzazione di questa iniziativa.
Di seguito pubblichiamo uno dei temi vincitori ed uno dei disegni dei bambini.
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